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TORINO FILM FESTIVAL 2004

 

Dal 12 al 20 novembre si è svolta a Torino la 22° edizione del Torino Film Festival. Lasciate le sale cinematografiche del Lingotto, la manifestazione è tornata ad animare le vie del centro con "l'intenzione di coinvolgere maggiormente il pubblico dei non cinefili e dei non addetti ai lavori". Così Roberto Turigliatto, direttore del Festival con Giulia D'Agnolo Vallan, ha motivato il cambiamento di sede dell'ultima edizione nella conferenza di presentazione che si è svolta nel maggio scorso. Intenzione degli organizzatori è di fare del Torino Film Festival un momento di esplorazione e divulgazione delle nuove forme e correnti cinematografiche. E' così spiegata la presenza di un gran numero di pellicole provenienti dal continente asiatico, che oggi offre alcuni dei contributi più originali. Fra tutte si ricordino il film vincitore del premio della giuria "Inu neku" (Il gatto se ne va di casa) e quello proiettato nella serata conclusiva "Sang ging chaat goosi" (New Police Story). Inu neku, diretto dal regista giapponese Iguchi Nami, si propone di indagare la complessità dei rapporti umani rappresentandone le delicate dinamiche ed esaltando i particolari minuti della quotidianità. "Sang ging chaat goosi" è diretto da Benny Chan e ha come protagonista la star Jackie Chan, che segna così il suo ritorno a Hong Kong dopo la parentesi hollywoodiana. Coinvolti in una serie di rocambolesche avventure a volte surreali, gli agenti della polizia hanno il compito di arrestare un gruppo di giovani criminali moderni, spietati e disperati. Il premio del Concorso Internazionale Lungometraggi, però, non è stato assegnato ad un film asiatico, ma a "Los muertos" del regista argentino Lisandro Alonso. La vastità del paese sudamericano è mostrata attraverso gli occhi di un ex-carcerato, che risale il fiume alla ricerca di una figlia forse reale, forse solo immaginata. Particolarmente interessanti sono state le retrospettive dedicate al regista di "Blues Brothers", John Landis e al poliedrico Luciano Emmer, al quale è stato conferito il premio Cipputi 2004 alla carriera. Merito di questo Festival è stato quello di aver dimostrato di essere ben inserito nel contesto sociale piemontese tanto che, nella serata di premiazione, sono saliti sul palco gli operai della fabbrica Embraco (fornitrice di compressori alla Whirpool, società produttrice di frigoriferi) per denunciare innanzitutto il licenziamento di 812 lavoratori con l'esclusione degli ammortizzatori sociali, ma anche il mancato interesse mostrato dai mass media.

Per ulteriori informazioni: www.torinofilmfest.org

 

Il manifesto del festival

 

Lisandro Alonso premiato per il Concorso Internazionale Lungometraggi

Ilenia Paciaroni
   
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