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VALENTINA GIOVAGNINI

- Festa San Serafino - Montegranaro -
11 Ottobre 2003

 

Valentina inizia il suo percorso artistico con la Danza per poi approdare al canto e alla musica italiana. Esiste un legame tra queste due espressioni artistiche?

Si, sicuramente si. Infatti io mi sono appassionata prima della danza e poi del canto… Ma poi, in realtà, l'amore è stato unico perché comunque fa parte del mondo artistico. Sicuramente la danza nasce con la musica e quindi sono un tutt'uno; poi, ad un certo punto si sceglie quale direzione prendere e approfondire… Io ho scelto il canto, però sicuramente anche quando io canto sul palco uso comunque degli atteggiamenti che poi derivano dalla danza. E' veramente una cosa molto unita.

Nelle tue canzoni, spesso, a testi molto attuali che rispecchiano la tua età, sovrapponi una musicalità che, contaminandosi in contesti elettronici, appartiene ormai alle tradizioni di altri popoli e culture. In questo ritorno alle origini ti capita spesso di utilizzare strumenti fascinosamente arcani come la Cornamusa, il Liuto o il Corno: Tradizione e Sperimentalismo. In quale modo queste due anime possono convivere in uno stesso testo? Scusami per la domanda un po' lunga….

No, vabbè, però hai riassunto, insomma, tutto il concetto del mio pensare musicale… Cioè, secondo me le due cose nascono insieme, così come la danza nasce con la musica, la musica nasce con la tradizione, poi si sviluppa… E comunque , un ritorno alle origini se è sostenuto da basi moderne, non è mai qualcosa che invecchia la musica… Anzi, magari la può portare su un livello anche innovativo… E quindi io la giustifico così.

Come si inseriscono i tuoi testi in un contesto musicale in cui la Tradizione si contamina con i ritmi della musica leggera?

I testi abbracciano comunque dei sentimenti universali… e quindi, anche i testi, come la musica, sono sia attuali che comunque poi facenti parte di un nostro patrimonio artistico che è antichissimo… Cioè l'amore, la natura, ci sono tante metafore e molti riferimenti alla poesia.

Valentina e le Marche, Valentina ed il sodalizio artistico con gli “Ogam” (gruppo marchigiano di musica celtica). Come nasce questa collaborazione?

Si, loro hanno fatto parte del mio Tour Estivo l'anno scorso e ovviamente ricercando personaggi che avessero questa passione per gli strumenti anche medioevali o comunque etnici, abbiamo trovato questi tre ragazzi e… anche perché non c'è molta gente che suona strumenti così particolari e quindi è caduto l'occhio su questi “Ogam”… Per altro sono anche molto bravi e abbiamo cominciato a collaborare per il Tour.

In alcune interviste hai ripetuto che la tradizione dei luoghi e dei piccoli paesetti, che ha accompagnato la tua crescita, ha assunto spesso una dimensione “atemporale”. E nella musica? Si può dire che essa appartenga ad una dimensione eterna senza tempo?

Si, sicuramente. La musica nasce con l'uomo… I primi gesti dell'uomo sono legati alla musicalità. La musica nasce con le parole, nasce come melodia, nasce come canto… Epoi si sono sviluppate tutte le varie forme musicali… Comunque è una dimensione, si, eterna come hai detto te giustamente, che non può finire e che sarà per sempre legata all'uomo, perché fa proprio parte del sentimento umano.

Nel 2002 il Festival di San Remo ti incorona come uno dei personaggi più interessanti nel panorama musicale italiano. Inizi la tua vera carriera artistica. Ma il successo quanto ti ha cambiato la vita o te la sta cambiando?

Guarda, io non parlo di successo… Non è che m'ha cambiata… Anzi, io sono rimasta la stessa, non m'ha cambiato assolutamente niente. Mi sono cambiate le abitudini, perché ovviamente la mia vita è cambiata sotto gli aspetti lavorativi e professionali… Quindi, magari mi son trovata a fare delle cose o in degli ambienti in cui prima non m'ero mai trovata… Mi sono trovata a confrontarmi con persone anche diverse da me… Quindi, in questo senso è cambiata e poi con il rapporto con la gente che prima non mi conosceva e poi ha cominciato a conoscermi quindi, ho vissuto anche questo nuovo rapporto con le persone. Però poi, in realtà, io sono sempre la stessa.

Valentina e il panorama musicale italiano. Quali sono le tue muse ispiratrici, i tuoi miti?

In Italia?

Si, in Italia.

In Italia… Cioè, non lo so... Muse ispiratrici… Non è che qualcuno m'ha ispirato in particolare, perché ho sempre cercato comunque di fare un qualcosa che fosse solo mio. Ci sono degli artisti che mi piacciono molto come Battiato oppure più attuali come Carmen Consoli… Però più che altro mi piace anche ricercare cose sconosciute soprattutto anche straniere… Bjork… Oppure ancora più sconosciute… Bjork è conosciuta, insomma, però faccio anche delle ricerche mie di musica particolare, quindi faccio ricerche di suoni… Mi piace conoscere un po' di tutto… Però Bjork proprio, per me è un mito, è qualcosa a cui mi potrei ispirare.

Impegni futuri?

Impegni futuri… Ora ho finito di lavorare al nuovo album e stiamo aspettando il momento buono in cui possa uscire … Quindi, un secondo album.

Perfetto, grazie.

 

 

 

 

 

 

Samuele Baccifava
   
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