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KATIA RICCIARELLI

Nell'ambito del “Progetto Omnia”, volto a riportare le grandi opere dell'Ottocento nei piccoli teatri italiani, abbiamo intervistato Katia Ricciarelli, grande soprano di fama internazionale e direttrice di Macerata Opera.

 

La lirica è spesso emarginata nel mondo giovanile. Volevo chiederle qual è il rapporto tra la lirica e i giovani…

Mah, io personalmente faccio di tutto per attirarli nella rete e adoro, insomma, che nella lirica ci sia la presenza dei giovani . A Lecce, per esempio, dove ho diretto il teatro per sette anni, ho una media di cento giovani a sera, che poi ritornano , che sono entusiasti di venire a vedere uno spettacolo.
E' chiaro che li devi andare a scovare anche, non è che puoi stare lì ad aspettare che vengano; vanno educati , vanno portati a teatro, devi andare nelle loro scuole, parlare con i loro professori, con i loro docenti e spiegare loro l' opera e successivamente farli venire a teatro . Quindi, il fatto che si sentano emarginati dipende tutto da noi grandi.

Forse manca un po' di cultura scolastica a riguardo…

Diciamo che manca la buona volontà soprattutto… Da parte di alcuni insegnanti che dovrebbero dire: “Ragazzi, andiamo! Vi portiamo a vedere un' opera“. Poi, la prova è questa, quando vengono sono contenti, a loro piace tantissimo, quindi vanno educati.
Certo, se li porti per la prima volta a vedere cinque ore di Wagner è un po' dura; oppure Strauss, un' opera in tedesco, di cui non capiscono nulla. Però se li porti per mano a vedere delle cose accessibili a tutti, quindi anche ai giovani, si potrebbe riuscire nell' intento.
Ma il compito, credimi, è nostro (nostro nel senso di adulti); siamo noi che dobbiamo pensare a questo , perché abbiamo bisogno di un pubblico nuovo, non possiamo vivere sempre degli stessi. Quelli che vanno a teatro da tanti anni devono avere l'accortezza e la delicatezza e la predisposizione a portare i giovani a teatro. E' compito nostro.

Questa iniziativa di riportare le grandi opere liriche dell' Ottocento a teatro potrebbe avvicinare i giovani?

Sì, avvicinerà sicuramente i giovani, ma soprattutto darà la gioia a questi centri non grandi, a questi teatri non grandi, ma straordinari, di vedere il teatro dell' Ottocento rivivere; rivivere con l' emozione che solo la grande opera può dare.
Solo la grande opera dà l' entusiasmo, il friccicorino, come si dice, delle grandi emozioni; perché le opere barocche sono straordinarie però c'è sempre un velo di…

Freddezza?

… Di freddezza, è chiaro no? E' come fare il bagno nel ruscello d' acqua fresca, ecco, che dà una bella sensazione però… Invece le emozioni che ti dà la grande opera sono straordinarie.

Ok, grazie.

Prego.

 

 

 

Gerardo Larosa
   
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