Che penseresti se tutte le persone che ti circondano ti dicessero che il figlio che hai visto crescere e che è morto in un incidente aereo in realtà non è mai esistito? Che tutti i ricordi che hai di lui non corrispondono alla realtà?
Sono questi gli interrogativi che prendono forma nel film “The forgotten”, in cui una giovane donna, Telly Poretta, distrutta dal dolore per la perdita del figlio Sam, di 9 anni, deve affrontare una situazione ancora peggiore. Tutte le persone che le stanno vicino, il marito, lo psichiatra, la vicina di casa, le dicono che non ha mai avuto un figlio, che tutto, anche le videocassette, le foto di Sam, sono frutto della sua immaginazione.
I ricordi di Telly - sottolineati visivamente da immagini più luminose - sono molto forti e lei non si arrende, vuole scoprire come stanno le cose e trova un sostegno in Ash, un giovane padre che vive la sua stessa situazione.
Il ritmo del film si modifica, si passa da una prevalenza di dialoghi e di introspezione a scene di azione e inseguimenti e la sensazione di controllo è rafforzata dalle riprese aeree che diventano sempre più invasive.
A mio avviso il film merita di essere visto, anche per alcune scene valide - non voglio dire troppo - abbastanza inaspettate… |
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