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LE MARCHE TRA GENIALITA' E MERAVIGLIA

In mostra l'eccezionalità delle opere di Leonardo Da Vinci e dei suoi allievi

 

E' la città di Ancona l'importante centro nevralgico nel quale, dal 15 Ottobre 2005 fino all'8 Gennaio 2006, è possibile ammirare la mostra di fama internazionale, intitolata “Leonardo. Genio e visione in terra marchigiana”, dedicata al grandissimo ingegno del toscano di Vinci.

Nel cuore della pentagonale Mole Vanvitelliana, in prossimità del famoso Porto anconetano, sono infatti ospitate delle opere, alcune delle quali inedite, frutto della strabiliante maestria di Leonardo Da Vinci e di alcuni tra i suoi più fedeli allievi, come Giovan Pietro Rizzoli detto il Giampietrino, altrettanto degni di lode.

Il celebre ed incantevole capolavoro della “Vergine delle Rocce”, qui nella versione Chéramy, può essere considerato come il cavallo di battaglia di un prestigioso, anche se esiguo, nucleo di dipinti carichi di espressività, che conducono ed accompagnano il visitatore in un viaggio affascinante alla scoperta della bravura e della profonda intensità psicologica e di spirito di uno dei più grandi maestri di tutti i tempi.

A completare la perfezione artistica di una già preziosa esposizione l'eccezionale possibilità di contemplare il famoso “Codice del Volo degli Uccelli” del 1505, raccolta di riflessioni e note leonardesche sul volo e sulla meccanica, normalmente custodito nella Biblioteca Reale di Torino e che - proprio in occasione della mostra - celebra in Ancona i suoi 500 anni di vita.

Sarebbe stato auspicabile in corrispondenza di tale occasione, data la nota difficoltà di interpretazione della scrittura dell'artista, avere accanto alla riproduzione ingrandita dell'originale una traduzione precisa che facesse meglio comprendere le idee ed il flusso di pensieri di Leonardo.

Nel mio modesto parere di spettatrice, che ha visitato in prima persona tale avvenimento e che solitamente è incuriosita ed affascinata da mostre e musei in generale, ho avuto però come la sensazione, insieme a chi mi ha accompagnato, che la grande importanza, l'inestimabile valore di dipinti e manoscritti e l'ingente sponsorizzazione e pubblicità conferite a tale evento siano state in qualche modo svalutate da una scenografia troppo scarna (e per alcuni tratti verrebbe da dire trascurata), da un'ambientazione poco illuminata (in special modo nella sezione dedicata agli “schizzi”) ed alquanto dispersiva, quasi in antitesi con la dichiarata unicità delle opere esposte.

Probabilmente tutto ciò risponde alla volontà di sottolineare che è compito di splendori come la “Maria Maddalena” (1515), la “Madonna del Latte” del Giampietrino (1525), e la stessa “Vergine delle Rocce” quello di catalizzare completamente l'attenzione e regalare un'atmosfera fantastica e suggestiva, senza l'ausilio di accorgimenti ed abbellimenti artificiali.

Dispiace che a causa di imprevisti impedimenti burocratici non sia stato possibile ammirare l'opera “Monna Vanna” del Salai (1510-15) che pure viene ampiamente pubblicizzata, come nel caso della brochure.

Un'ultima precisazione, che non vuole essere una critica ma semmai una possibilità di crescita, riguarda la scelta di proporre un breve ed interessante Video che documenta ed analizza l'importanza del moto delle acque per Leonardo, con una voce narrante esclusivamente in lingua inglese quando sarebbe stata opportuna anche una traduzione o l'utilizzo di sottotitoli in italiano.

Per ulteriori informazioni si rimanda ai siti internet:

www.cultura.marche.it
www.leonardoculturamarche.com

 

 

Il "Codice del Volo degli Uccelli".

 

L'uomo vitruviano di Leonardo Da Vinci.

 

La "Vergine delle Rocce".

Perla Corsari
   
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