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“ALLA SORGENTE DEL CINEMA EUROPEO”
Tavola Rotonda con Tonino Guerra e Thèo Anghelopulos

 

 

In questa Europa, qual è l'idea del Cinema? Quale ruolo gioca? Cambierà il suo ruolo, nel corso del tempo?

Da queste osservazioni è partito un interessante dibattito organizzato a Fermo, il 5 giugno scorso, nell'ambito di una serie di incontri riguardanti le radici Culturali vecchio Continente.

“In questi ultimi anni, la televisione ha monopolizzato il cinema”- afferma in apertura della discussione Thèo Anghelopulos – “ e lo ha volgarizzato”.

Capire il Cinema Europeo significa dunque, capire che il cinema non è un fenomeno neutro poiché in esso interviene sia l'estetica che la filosofia. Ecco allora l'essenza della discussione: l'avvenire del cinema Europeo è legato all'avvenire dell'Europa. Tonino Guerra poi, sposta l'asse della discussione su di un piano più polemico e continua: “Il Cinema Europeo non esiste; esiste quello Americano che, purtroppo, è dominato dalle storie fantastiche lontane anni luce dalle tradizioni Europee”. Un Cinema, quello d'oltre oceano che, “ci ha allontanati dalle radici del Cinema Italiano e Mitteleuropeo.”

Ma che cos'è il Cinema secondo Tonino Guerra se non un viaggio dentro l'uomo che esclude in toto il supporto fantastico? Ascoltare il disincanto di Tonino nello sciorinare parole che scorrono fluide, è qualcosa di intrigante. “Entrare nei sentimenti, nel mistero della vita” – ecco il Cinema Europeo secondo Tonino Guerra. Ma Cinema vuol dire anche “affrontare la storia di un uomo che nasce da un'altra storia” – ricorda ancora Anghelopulos e, “ne è un esempio la storia di Omero e quella dei Greci”.

Ecco allora l'ultimo film di Anghelopulos e sceneggiato dallo stesso Tonno Guerra: “La sorgente del fiume”. Un film che racconta del secolo scorso e delle crisi segnate dall'avvicendarsi delle due guerre. Un secolo però, “segnato dalla speranza” – continua ancora il regista Greco – “dell'avvento del Socialismo che, però, alla fine, ha soppresso la libertà sperata”. “La Grecia ha vissuto tutte le guerre” – ricorda ancora Anghelopulos – “ma ha avuto sempre la speranza di un mondo migliore”. La stessa speranza avuta dalla ragazza protagonista del film di cui si narra la storia dai suoi 13 anni fino ai giorni nostri. Una film d'amore ed un grande poema epico sull'amore che dura circa un secolo. “Innamorarsi ancora una volta” – ricorda Tonino Guerra citando una frase che spesso utilizzava Federico Fellini. Innamorarsi e “manifestare col cinema una confessione dell'autore” – continua Tonino Guerra – “poiché, dietro alla bellezza delle immagini c'è sempre un autore ed un modo di vedere e concepire il mondo”. Ecco allora la necessità di un “sogno collettivo” del Cinema Europeo che si possa contrapporre all'omologazione Americana e che vada a cogliere i veri sentimenti che spesso ruotano attorno al viaggio terreno dell'uomo.

 

Il regista greco Thèo Anghelopulos

 

 

Un'immagine di Tonino Guerra

Samuele Baccifava
   
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