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Baskerville Collana Blu

Recensione di C. Castellacci

Orson Welles
La guerra dei mondi
Prefazione di Fernanda Pivano - Nota di Mauro Wolf

© Baskerville, Bologna, 1990 (seconda edizione)
Collana Blu
pag. 190 - Euro 16,50
ISBN 88-8000-904-4


Quando la trasmissione andò in onda, diventando uno dei momenti più famosi dell'intera produzione di Welles, si verificò un fenomeno straordinario di schizofrenia collettiva a livello nazionale che creò la leggenda di Welles.
Un annunciatore anonimo interruppe la trasmissione con la notizia che i marziani erano sbarcati nel New Jersey; a questa seguirono di volta in volta altre comunicazioni, tra le quali un discorso drammatico del Ministro degli Interni.
Milioni di ascoltatori credettero che fosse giunta la fine del mondo e ne derivò un panico presto famoso: la gente fuggiva in tutte le direzioni, dalle città in campagna o dalla campagna in città. Mentre gli Stati Uniti erano in preda al panico Welles, ignaro, continuava la sua trasmissione, precipitandosi poi con i suoi attori in teatro per le prove serali del suo 'Danton': scoprì il disastro soltanto l'indomani mattina.
Il biografo di Welles, André Bazin, ricorda che quando una trasmissione fu interrotta anni dopo per annunciare che Pearl Harbour era stata distrutta dai giapponesi, molti americani che avevano ascoltato la trasmissione di Welles lo considerarono uno scherzo di cattivo gusto: Welles era ormai una stella nazionale.
(dalla prefazione di Fernanda Pivano)

Orson Welles, nato a Chicago nel 1915, fin dall'infanzia frequentò artisti e intellettuali e fu incoraggiato dai genitori nelle precoci manifestazioni del suo genio.
Oltre che in teatro, Welles cominciò a recitare alla radio e la sua splendida voce diventò popolarissima.
A consacrare il suo genio di regista fu, nel 1941, il film 'Citizen Kane'.

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